MICKI PIPERNO – MASTERCLASS DI CHITARRA ACUSTICA FINGERSTYLE AL CONSERVATORIO A. CASELLA DE L’AQUILA 7/14 MARZO 2019

Masterclass Chitarra Acustica FingerstyleNel Marzo scorso il maestro Micki Piperno ha tenuto, con grande successo di partecipazione, una delle prime Masterclass di Chitarra Acustica Fingerstyle riconosciuta presso il Conservatorio de L’Aquila A. Casella, in qualità di docente.

Sono diversi anni che il maestro si prodiga affinché l’insegnamento di tale specificità strumentale possa rientrare nella formazione accademica ufficiale.
In tale direzione ha lavorato per realizzare un programma articolato che possa valorizzare e tener conto dell’ambito popolare e della storia da cui proviene la chitarra acustica. Un programma che guarda però anche all’aspetto contemporaneo che sta assumendo negli ultimi anni tanta musica scritta ed eseguita su questo tipo di chitarra con corde in metallo.

In questo articolo vogliamo condividere le impressioni a caldo di alcuni dei partecipanti al corso. Crediamo, infatti, che il punto di vista degli allievi sia sempre la cosa più importante e illuminante rispetto a quelli che sono i loro desideri più profondi di avere risposte dal mondo didattico proprio nell’ottica di completare al meglio la loro preparazione.

Il punto di vista degli studenti:

A seguire abbiamo raccolto qualche impressione da parte dei partecipanti che ci fa piacere condividere:

Damiano De Santis– Chitarrista/Concertista e docente di chitarra presso le scuole medie statali ad indirizzo musicale

La Masterclass di Chitarra Acustica di Micki Piperno al conservatorio A. Casella è stata un esperienza di altissimo profilo sia dal punto di vista della didattica in senso stretto sia dal punto di vista artistico – musicale.

Gli argomenti trattati riuscivano a dare una sensazione di forte sgomento positivo: perché frutto di un attenta ricerca sull’armonia, sulla cura del suono, sull’interpretazione, sui linguaggi, sulla storia e sulla grande passione si poteva accedere a milioni di stimoli diversi e quindi al rendersi consci che lo strumento che si ama offre infinite possibilità e tantissime domande, prontamente discusse e argomentate dal docente.

Personalmente ho avuto l’opportunità di far partecipare alla Master anche alcuni miei allievi ed  ex allievi che hanno portato a casa un mare di entusiasmo e di spunti su cui lavorare. Ovviamente anche per me è lo stesso.

Un altro aspetto e argomento trattato che ci ha lasciati motivati e interessati, cosa di cui si parla molto poco, è conoscere il mestiere del musicista, conoscere i propri limiti e potenzialità, conoscere i processi umani tali per cui si è in un modo piuttosto che in un altro… In altre parole allenare il cuore e non solo le mani.
È si, perché questo lavoro per quanto se ne voglia parlare è a stretto contatto con aspetti di grossa portata umana, abbraccia la matematica e l’arte … La medicina e la sociologia, il cinema ed il teatro. Tutto questo e molto altro alla Master class di Chitarra Acustica di Micki Piperno.

Ilario Maggi iscritto al secondo anno di Chitarra Jazz

Ho apprezzato moltissimo il modo in cui sono state spiegate cose tecnicamente complesse in maniera semplice, simbolo di uno studio approfondito ed una ricercatezza da parte del docente, la cui preparazione accompagnata da un carattere estroverso ed un’ energia coinvolgente riesce a tenere sempre vivo e costante l’interesse dell’uditore.

Davide Lomagno – Musicista/Compositore e Chitarrista Cantante con il duo Akira Manera.

Partecipare a una Masterclass di alto livello mi è capitato di rado ultimamente, per lo più condividere la stessa passione cioè la chitarra acustica, all’interno di un conservatorio. Effettivamente qualcosa sta cambiando e tutto questo grazie al M° Micki Piperno che è riuscito a divulgare con dedizione la didattica dello strumento sopra citato con grande successo dopo tanti sacrifici.

Sono un musicista da ormai 20 anni e mi sono reso conto che la chitarra acustica è ormai parte della nostra cultura. 
In Italia la visione di musica sta cambiando e l’inserimento di una nuova facoltà nelle istituzioni pubbliche può davvero fare la differenza . Può dare quel pizzico di innovazione in più che manca nei conservatori.
Sono riusciti a inserire il dipartimento di musica elettronica e non sarebbe quindi giusto aggiungere nella scelta didattica la possibilità di imparare uno strumento nuovo e di entrare a far parte del suo mondo??
Ci sono i repertori, ci sono i programmi su cui ci si lavora da anni e sempre in aggiornamento. Io penso che sia arrivato il momento di aiutare gli insegnanti e tutti quei musicisti e artisti del settore, di credere in questo progetto.

Io ci sono e mi schiero a favore del cambiamento.
Grazie Maestro Micki Piperno per questa splendida giornata insieme.

A livello tecnico mi ha colpito particolarmente il discorso dell’harp style: una cosa sulla quale non avevo mai focalizzato la mia attenzione quando suono da solo. Sentivo che si perdeva molto il senso dell’armonia, che finissero gli accordi e iniziasse il solo, quando invece, applicato anche al jazz, diventa un continuum di idee melodiche senza perdere nulla.
E poi anche il discorso del basso alternato che sostituisce il basso e la batteria in un contesto di chitarra solo mantendo comunque una pulsazione sempre presente.

Alex Cicconi-3° anno Triennio Chitarra Jazz

Sono Alex e volevo intanto ringraziare per le 2 giornate che abbiamo trascorso, che sono state veramente illuminanti, non solo dal punto di vista tecnico, strumentale e armonico, che tra l’altro già sto applicando e mi sta aiutando molto, ma anche e soprattutto per le perle e i “segreti motivazionali” a livello professionale che il maestro attraverso i suoi discorsi e la sua esperienza ci ha svelato!
Grazie ancora, spero possa continuare…

Aureliano Almonte – Biennio Chitarra Jazz

Nella Masterclass ho scoperto che ci sono molte cose affini tra la chitarra jazz la chitarra Acustica Fingers style, ma in quest’ultima ho visto che ci sono tecniche veramente utili per quando riguarda il Guitar Solo. Ho scoperto nuove tecniche come L’harp style, uso di armonici e l’uso per esempio del basso ostinato.
Devo dire che quando arrangio uno standard, oltre a usare il coordinate melody ora sto cercando di sfruttare l’uso delle corde vuote e armonici per creare più continuità, senza spezzare troppo l’armonia. Oltre allo studio di nuove tecniche e del repertorio, ho trovato molto utile anche la spiegazione sulla postura del chitarrista e come comportarsi quando si passano intere giornate a suonare.

 
 
 

Per saperne di più visita il sito del Conservatorio e consulta il programma del Corso di Specializzazione 

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